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mercoledì 11 maggio 2011

Bon ton al citofono

"Quando arrivi suona il citofono" ecco una di quelle frasi che mi allarma sempre un po'! Perchè l'uso, quantomeno qui a Milano, è quello di utilizzare i citofoni in maniera simile ad una partita di battaglia navale... Numeri, numeri ovunque. A una, due o tre cifre. E' capitato che dovessi recarmi in Via Taldeitali n. 3 per suonare il citofono numero 27, raggiungere la scala 2A e pigiare il pulsante 42. Colpita e affondata!
A parte gli scherzi certamente quella di mantenere una certa qual riservatezza è senz'altro una caratteristica importante, peculiare al tempo stesso in un epoca in cui Internet e Social Network fanno da padroni. 
Cosa prevede il nuovo bon ton del citofono? Innanzi tutto consiglierei di usare un'abbreviazione con le iniziali del padrone di casa anzichè con i numeri, in questo modo si potrà dare un'ultima chance all'ospite in arrivo confidando nella sua intuizione. Questi, dal canto suo dovrà essere preventivamente avvisato, in modo chiaro, lapalissiano direi, della dicitura sul famigerato pulsantino per evitare di disturbare i vicini di casa, ignari e pacifici che debbano magari scapicollarsi a rispondere quando non attendevano proprio nessuno. Ed eccoci giunti al punto critico: non si citofona neanche all'amico più caro senza aver preannunciato la visita perchè non ci è dato di conoscere a fondo costumi e abitudini altrui che, in qualche improbabile, inaspettato frangente potrebbero rivelarsi non troppo... bon ton!

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