Me...

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mercoledì 19 settembre 2012

Bon ton del tracannamento rapido dalla bottiglia



Una delle facente che più detesto al mondo è l'esser costretta a bere direttamente dalla bottiglia. Certo, in alcune situazioni è impensabile poter avere un bel bicchiere di cristallo a portata di mano ma piuttosto che attaccarmi (letteralmente) alla bottiglia preferirei tenermi la lingua felpata e l'arsura devastante.
Esagerata? Magari lo sono. E' che bevendo direttamente dalla bottiglia non riesco mai ad uscire da quell'etichetta di "semi-alcolizzata-sbevazzona" che mi sento appiccicata addosso non appena tento l'abbeveramento "diretto", fosse anche una bottiglia di gazzosa o chinotto. 
Ci ho tentato, ve lo giuro, ad impersonificare una sorta di donna "rock" forte, intensa, agguerrita, proponendo a me stessa e agli altri un'immagine easy e molto, molto shabby. I risultati sono stati a dir poco esilaranti.
Sarà perché credo che anche un gesto semplice come quello di portare alle labbra un bicchier d'acqua possa essere compiuto con quella certa maliziosa eleganza assai difficile da raggiungere con l'utilizzo di un collo di bottiglia, di plastica o di vetro che sia. 
Certo, mi fa sobbalzare (per non dir svenire) anche la vista del mignolino librato nell'aria, ancora oggi simbolo di fanciulle demodè e affatto chic! Non per niente i maestri di etichetta di varie corti reali trascorrono intere giornate con i neo-monarchi per insegnar loro l'arte della convivialità di cui il bere è senza dubbio  parte integrante.
Dal basso della mia umile corte di casa suggerisco di limitare l'approvvigionamento di liquidi direttamente dalla bottiglia ad una reidratazione in campo sportivo. 
Tolte le scarpe da jogging sarà forse  meglio riprendere in mano un pizzico di femminilità e chiedere gentilmente di poter avere... un bicchiere, per favore.


martedì 18 settembre 2012

Poche regole per una buona educazione a scuola




Settembre è sempre un mese molto ricco di appuntamenti sia per i genitori che per i bambini che si trovano a dover affrontare una serie di novità e cambiamenti delle abitudini consolidate durante il periodo estivo. Che si tratti di una ripresa dell’iter scolastico o dell’inizio di una nuova avventura, i genitori potrebbero cogliere al volo l’occasione di insegnare (o rinfrescare) ai loro pargoletti qualche regola di base che potrebbe aiutarli a vivere meglio i mesi a venire. Nella società in generale, e nella scuola in particolare, esistono alcune norme che dovrebbero essere date come imprescindibili per le personalità in via di definizione come quelle dei piccoli, ma esistono anche accorgimenti più easy che potranno facilitare di  molto anche il loro rapporto con i coetanei, vediamone qualcuna:
AbbigliamentoLa scuola non è una spiaggia, un campo da tennis o una passerella di alta moda. Si tratta di un ambiente semi-formale dove anche l’aspetto estetico ha un suo ruolo: insegnate ai piccoli a scegliere gli abiti più adatti al contesto lasciandoli però liberi di esprimere la loro personalità e i loro gusti. Se riuscirete ad educarli ad una certa compostezza e ad evitare gli eccessi sarà una conquista (almeno fino all’adolescenza, quando ricominceranno i dolori!)
PuntualitàArrivare in orario per l’inizio delle lezioni non è solo un dovere, ma anche un segno di attenzione e riguardo verso gli altri. Spiegate ai bambini l’importanza della puntualità e adeguate le tempistiche di sveglia e preparazione mattiniera ai nuovi ritmi cercando di responsabilizzarlo, senza troppe angosce però!
Il saluto L’approccio verso gli altri è fondamentale. Un saluto allegro ma decoroso come “Buongiorno!” sia ai compagni che alla maestra non pare più molto di moda: peccato perché non soltanto farebbe in modo che il vostro pulcino venga tenuto in gran considerazione, ma aumenterebbe anche la sua autostima nel momento stesso in cui l’espressione venisse copiata anche dagli altri compagni diventando una sorta di tendenza del momento. Il caro vecchio “ciao” è comunque pur sempre molto gradito.
Niente parolacceNon potrete evitare che il turpiloquio non tocchi mai le labbra dei vostri pargoli, questo potrete immaginarlo da voi, eppure sarà necessario che siate inflessibili sull’argomento per quanto concerne l’ambiente scolastico. Cercate di fare in modo che le parolacce suonino alquanto raccapriccianti e sgradevoli  soprattutto se dette da un bambino, anche se qualche compagno ne dovesse far uso. Per far questo potreste portagli come esempio il suo personaggio preferito (un cartone animato, un peluche o una persona) mentre si accinge a proferire parole tutt’altro che educate. A lui farà una pessima impressione e voi potrete rincarare la dose.
CondividereCapita, a volte che qualche bimbo, per svariate ragioni, si presenti in classe senza merenda oppure che si sia dimenticato la penna, la gomma o il quaderno a casa. Spiegate a vostro figlio l’importanza della condivisione e del mutuo soccorso, raccomandategli di essere sempre disponibile consigliandogli vivamente di non chiudersi in un ostinato egoismo perché potrebbe un giorno toccare in sorte proprio a lui una situazione similare.Infine, ricordate che insegnare ai bambini a suggerire e far copiare i compagni (senza farsi scoprire dalla maestra mi raccomando!) apre alla gentilezza, aguzza l’ingegno e sviluppa il senso di comunanza con gli altri. Che volete di più?                                                                           


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Donne con un diavolo per capello

In questi ultimi giorni tra wedding e cosucce varie 
ho avuto proprio... 
un diavolo per capello!
So che voi signore potrete comprendermi!
Dal 7 novembre 2012 - In tutte le librerie meglio fornite e su e-Book