Me...

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venerdì 17 maggio 2013

Rimedi facili per momenti difficili

Piove. E va bene. Quello che invece non va affatto bene e che alcune persone (leggi mio marito) non riescono ancora bene a comprendere la fatica che facciamo noi donne a domare una chioma a dir poco ribelle, chioma che in certe occasioni sembra essere dotata di vita propriaEccovi qualche idea easy per tenere a bada l'esuberanza tricotica, crespa e umidiccia... 
Insomma come fare di un disastro 
un capolavoro!




 






venerdì 10 maggio 2013

La tavola e quelle piccole cose di ottmo gusto


Ci sono piccole cose che fanno un'enorme differenza. Quando parliamo di tavola questo risulta ancor più evidente. Personalmente ho in mente tre punti fondamentali:
1) Qualità
Nel cibo parlare di qualità del prodotto significa aver cura e rispetto dei propri ospiti e di noi stessi (leggèsi bon ton della tavola). In caso di budget limitato meglio ridurre la scelta e puntare sul gusto.
2) Creatività
Per quanto tradizionalista anche un palato abituato ai sapori più convenzionali apprezzerà accostamenti creativi se saprete metterci quel "tocco" tutto vostro, proprio quello che fa la differenza. Accosta significa anche far in modo che, se non gradito, il connubio possa dirsi sciolto in men che non si dica per gustare le pietanze al naturale senza dover avere per forza la lingua felpata.
3) Presentazione
In milanese si direbbe "un tuchelin de furmac" (grazie Mario! NdR) ovvero "un pezzettino di formaggio" ma presentato come si deve dico io. Guardate la foto e lasciatevi ispirare. Trovate il vostro piccolo tocco e tutto diverrà speciale,  anche un pezzettino di formaggio!

venerdì 3 maggio 2013

Qualcosa "in testa" per un matrimonio? Pizzi, velette, piume e merletti


Se siete amanti del cappello non potete perdervi questo meraviglioso racconto di Lorenzo Bises “merlettaio del costume", un autentico esperto in materia.


Quel giorno camminavo senza meta per Strasourg, in Francia, e mi sono imbattuto nella boutique di Sophie PeiraniUna visionaria del cappello, una donna capace di elaborare forme e colori, ponendo sulla testa di ogni donna una vera scultura, un’opera d’arte. Mi sono detto “Devo lavorare qua".  Mi sono trasferito, ho imparato il francese e ascoltavo senza sosta e senza stanchezza queste eleganti signore francesi che volevano "qualcosa" da mettere sulla testa per un matrimonio.
In Francia sul matrimonio ci sono delle regole ferreeSe la sposa decide che al matrimonio le donne debbano avere il cappello è solo per la cerimonia in chiesa, in particolare le madri degli sposi dovranno indossare qualcosa di vistoso ma non identico per forma e colore. Anche le altezze sono importanti, sia mai che le suocere siano sproporzionate nelle foto ufficiali. 
Al contrario se il matrimonio è civile allora solo la sposa porta il cappello. Il cappello diventa per il matrimonio francese l’elemento di disturbo. Deve attirare tutta l’attenzione e necessariamente ricordare i colori delle scarpe e della borsa. 
La base del cappello o della coiffe (piccolo cappellino con l’elastico) deve riprendere il colore dell’abito con una sfumatura leggermente diversa, mentre le garniture, ovvero tutto quello che viene montato sopra che siano piume, fiocchi, fiori, velette, devono abbinarsi al colore di borse e scarpe.
Il cappello è un’istituzione, è un segno distintivo di eleganza, savoir faire e carisma. Bisogna avere carattere, portamento e soprattutto bisogna saperlo portare con leggerezza.



Com'è andata a finire? 
Una volta rientrato in Italia Lorenzo ha deciso di iniziare a creare qualcosa che fosse adatto per ogni occasione ed è nato così il piccolo spazio creativo, Un petit truc sur la tete. Lorenzo ama creare qualcosa che non sia banale e che le donne possano indossare per sentirsi più belle e originali. La creatività serve per non passare inosservate e per stupire senza mai essere volgari.
Quindi siano benvenuti fiori, velette, farfalle, piume, fiocchi in raso, tulle di ogni colore e perfino uccellini, perché la femminilità è frivola ma elegante.

Grazie Lorenzo!