Me...

Me...

venerdì 30 agosto 2013

Marina Ripa di Meana: una donna con qualcosa in testa

Un amico che confeziona copricapo meravigliosi sostiene, a ragione credo, che un cappellino calato sul viso regali tonnellate di fascino ad una gentildonna e contribuisca nel contempo a mimetizzarne i segni del tempo, se presenti. 
Vero è che l'età di una signora non si rivela, perché spesso non è di grande rilevanza. A parte quando la signora medesima, parlo della contessa Marina Ripa di Meana, nel trascorrere delle sue primavere, si é sempre fatta riconoscere per un motivo o per un altro. 
Tralascerei le di lei battaglie (che spesso non ho condiviso) e mi focalizzerei sui... colpi di testa! L'ultimo è stato proprio al momento del "red carpet" in occasione della Mostra del Cinema di Venezia (see first picture) durante il quale la contessa ha sfoggiato, come graziosa veletta, una gabbietta contornata di colorati pennuti (impagliati? Imbalsamati? Fintissimi?).
Eppure Marina Ripa di Meana non è nuova alla tradizione anglosassone che prescrive di indossare "qualcosa in testa" nelle occasioni formali.
Non ne avete memoria? Eccovi una rinfrescatina:


Gli animali sono sempre stati un suo pensiero fisso...


Perfino nel giorno del suo matrimonio non ha voluto rinunciarvi...

Bon ton a parte dite quello che volete ma questa donna tutto è tranne che noiosa!

Credits photo: Around the Web

martedì 27 agosto 2013

Rubrica ANGOLO DEL BIGODINO: #lestatestafinendo

Non direi mai "meno male", non fraintendiamo! 
Semplicemente appropinquandosi agli ultimi sgoccioli di canicola agostana è naturale far qualche breve, ma pregnante, riflessione su atteggiamenti più o meno adeguati al momento socio-cultural-spiaggifero avendo tutto sommato qualcosa di cui sparlare.
Cosa vi ha lasciato perplessi durante durante la vostra meritata pausa vacanziera? Ecco tre dei miei bla-bla col bigodino in testa:
FLUO: costumi, borse, magliette, orologi, scarpe, unghie e chi più ne ha più ne metta. L'effetto evidenziatore quest'anno ha decisamente spopolato, e con un gran numero di esagerazioni purtroppo. L'ubriacatura da revival anni '80 ha  sortito il grande effetto di far credere a tante signore un po'  passatelle di aver il lascia condotto per agghindarsi di fosforescente oltre misura, con il grande risultato di sembrare una pubblicità vivente della  Stabilo. 
Per carità nulla contro il dettagliuccio fluo. Bocciatissimo invece il bikini flashy per le over 40 (anni e kilogrammi).

TRECCE: tornate in auge per questa estate trecce e chignon di ogni tipo: frontali, laterali, occipitali, singole, doppie, triple a lisca di pesce, stile squaw, insomma tutte! È bastato vedere quanto  il web fosse ricolmo di ogni genere di tutorial (financo in lingue di ignota radice). 
Facilissime da realizzare dicono loro... Col ciufolo dico io!  Per chi come me ha una certa difficoltà nella manualità tricotica su se stessa è stato un vero incubo! Ho dovuto arrangiarmi con una semplicissima pony-tale facendo esperimenti su mia figlia (decenne) alla quale di trecce poco gliene cale.

SHORTS:
Orrore! Visti di ogni tipologia aggramppolati a prosciutti femminili di svariate stagionature. Signore mie, meglio sarebbe lasciare il calzoncino da giovanette a chi possa permetterselo e dirottando sul fascinoso "abito impalpabile" di fashionista memoria salvaguardando così  il portafogli e una certa credibilità. 

Meno male che l'autunno porta consiglio. O no?

Pictures captured in to the WEB

mercoledì 14 agosto 2013

Donne in AERO-Piano

Avete letto bene. Aero-piano, 
NON aeroplano. Sì, perché oggigiorno se si desidera viaggiare in aereo in modo decente bisogna avere un piano d’azione ben chiaro!

Innanzitutto occorrerà che ricordiate che una vera signora viaggia sempre con una mise adeguata a possibili incontri fortuiti e fortunati (sempre pensare positivo!) nascosti dietro il banco del check-in o a far capolino dalla fila accanto. Ovvio quindi che l’abbigliamento dovrà tener conto della necessità che vi si noti in qualche modo. Certamente non dovrà essere troppo sfacciato, chiassoso, oppure tutti capiranno in men che non si dica che state seguendo una tattica. Basterà che vi vestiate eleganti ma non troppo e con quel tocco di parsimonioso glamour che farà di voi degli esseri assolutamente adeguati al contesto e per questo ancor più desiderabili.

“Be easy-chic” ecco l’espressione che dovrà diventare il vostro mantra per i prossimi giorni vacanzieri. Affascinanti come donne impegnate,  misteriose come dive, (fintamente) incuranti della vostra allure.

Sciatte mai e poi mai! Il look da “sgombero cantine” non è assolutamente contemplato nel piano di volo e davvero non si addice a una lady viaggiatrice. Anche la postura vuole la sua parte. Sull’ultimo scalino che porta all’aeromobile voltatevi leggermente mostrando il vostro profilo migliore e rivolgete uno sguardo da dietro gli irrinunciabili occhiali da sole al “popolo dei rimasti ancora a terra” che, ammaliato ed esterrefatto, vi fisserà dal basso con aria vacua, una volta su mille va bene e a qualcuno spuntano i cuoricini negli occhi, bingo! Infine, fatevi scompigliare i capelli dall’aria e riaccomodateli con un gesto fascinoso. Ci fosse anche vento di Tramontana a 100 km all’ora, voi non vi scomporrete.

Sempre parlando di comportamenti assolutamente insopportabile quando si entra in aereo è invece la pratica del “salmone”, ovvero la risalita (lunga e laboriosa per lo più) di chi non si sia peritato di controllare il numero di posto a sedere sulla propria carta d’imbarco e sia entrato dalla parte anteriore del velivolo pur avendo il posto in trentesima fila. O viceversa. 

A parte il fatto che il color salmone che vi ritrovereste affibbiato sulla fronte non donerebbe neanche a Elle McPherson dopo un mese di tintarella ai Caraibi, comunque non si fa, punto!

Uscendo dall’aereo ricordate di sfoderare il vostro miglior sorriso per il pubblico in trepidante attesa (qualcuno c’è sempre, anche se siete arrivate su un’isoletta deserta) e scendete le scale immaginando di essere ospiti alla notte degli Oscar. Tutto acquisterà una nuova prospettiva.

E ora qualche dettaglio in più sulla dura legge del metal-detector.

Da evitare come la peste:

  • Abitini borchiati in stile Easy Rider. Super di moda, ammettiamolo, è un delitto rinunciarvi, ma tant’è.
  • Mutandine con catenelle, swarovski e qualsiasi altra cosa possa pendere dalle parti intime.
  • Piercing sulla lingua (o peggio in luoghi del corpo ben più nascosti) da mostrare bellamente con una linguaccia al controllo sicurezza.
  • Bustier in stile burlesque con ganci e gancetti in ogni dove. Molto hot, poco in.
  • Overdress di cinture metalliche (anche quelle di Chanel, sigh!), orecchini pendenti di metallo, scarpe o stivali con fibbioni da sceriffo, gonnelline con applicazioni di ignota natura… Ricordate che il rischio di rimanere letteralmente in mutande è più che concreto. Non credo ci teniate.

Ammessi e sempre concessi:

  • Occhi di ghiaccio
  • Capelli di seta
  • Pelle di velluto
  • Pugno di ferro (davvero poco glamour!)
  • Cuore di pietra
  • Culetto di marmo

martedì 6 agosto 2013

Matrimonio a braccetto col bon ton

In alcune regioni, soprattutto nel sud dell'Italia, è uso che sia la madre dello sposo a porgere il braccio al figliolo per accompagnarlo all'altare nel suo giorno piú bello. In questo modo la scena che si para dinnanzi è di un ragazzone (di età variabile) "appeso" al braccio di mammà. Galateo del matrimonio e tradizioni a parte trovo sempre elegante e signorile una donna che procede sottobraccio all'uomo, mentre il "signorino" a braccetto con mamma proprio non mi convince. Voi che ne pensate?