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lunedì 16 maggio 2011

Il profumo del bon ton

Chiunque apprezza un effluvio delicato, appena percettibile e quasi accennato. E' un gradevole richiamo dei sensi, l'invito quasi subliminale a scoprire l'essenza dell'anima. Ma non sempre si tratta di note soavi e leggere, anzi spesso sembra che la persona accanto abbia deciso di portare con sè un'intero campo di narcisi. 
Esistono certamente alcune norme che regolano l'uso delle fragranze personali utilizzate in pubblico, poche piccole regolette che contribuiscono però ad aumentare il potere seduttivo evitando con destrezza i trabocchetti legati alla questione.
Moderazione - meglio due gocce in meno che una di troppo. L'intensità della profumazione può dirsi perfetta solo quando sia percepibile al massimo a mezzo metro di distanza. Indossare sovente lo stesso profumo fa in modo che proprio naso tenda ad assuefarvisi, sarà dunque necessario porre una particolare attenzione nell'indossarlo per evitare gli eccessi.
Ad ogni luogo il suo profumo - Non tutte le occasioni sono adatte per l'utilizzo di fragranze intense, a volte è da preferire una soluzione neutra o una totale assenza di aromi. Una cena seduta ad esempio suggerirebbe di evitare ogni tipo di profumazione lasciando posto alla degustazione, anche olfattiva, delle pietanze proposte. Le note intense sono molto più adatte ad una serata galante fuori casa anzichè ad una visita in ospedale,  altro luogo dove ogni eccesso del caso dovrebbe essere bandito.
Una scelta accurata - la scelta dell'essenza che dovrà avvolgerci, in un particolare momento della vita, è frutto di un'attenta scelta e di accorta riflessione. Non tutte le profumazioni hanno la medesima resa su persone diverse ed è per questo motivo che i profumi andrebbero testati con calma, odorandone gli effluvi ed il cambiamento delle note di testa, di cuore e di fondo, almeno ogni dieci minuti per capirne le trasformazioni.
Indossarlo sul corpo - qualche goccia dietro l'orecchio, sui polsi ma anche nell'incavo interno delle ginocchia favorisce la "salita" verso l'alto delle note profumate che tendono a sollevarsi naturalmente avvolgendo il corpo di una leggera coltre odorosa. Attenzione ai gioielli: per l'oro nessun problema ma le perle potrebbero risentirne alquanto fino ad opacizzarsi irrimediabilmente.
Nel caso si preferisca una confezione spray sarà bene ricordare che la maniera migliore per profumarsi in maniera leggera è quella non spruzzare direttamente verso di noi la fragranza ma piuttosto verso l'alto, entrando poi nella nuvola per farsene avvolgere con gentilezza.
Profumare gli indumenti - le signore di una volta usavano profumare graziosi fazzolettini di pizzo da poter strofinare dietro il collo all'abbisogna. L'uso delle profumazioni sugli abiti è cosa assai complicata quando si tratti di capi di particolare pregio fatti ad esempio di seta, ma la lana non è poi da meno data l'enorme capacità delle fibre di assorbire le note profumate per rilasciarle con un tempo assai prolungato. Ottimo se si è soliti usare un unico profumo, meno se si abbia l'abitudine d cambiarlo spesso. In generale meglio utilizzare comunque le parti interne: polsini, bordi, risvolti, per evitare eventuali sgradevoli aloni.
Un'esperienza intima - chi "respira" un profumo è solitamente qualcuno al quale è concessa una certa vicinanza, quell'accoglimento gentile e seducente adeguato ad episodi che di per loro dovrebbero sapere di esclusività, un invito garbato a scoprire "l'essenza" dietro l'essenza...


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