Me...

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lunedì 18 aprile 2011

Una palestra di buone maniere

Un atteggiamento ben educato e rispettoso degli altri (e quindi di se stessi), in qualsiasi momento della vita, è senz'altro cosa auspicabile. Ma, a quanto pare, facile a dirsi ma meno a farsi. 
Riflettiamo su quali possano essere i comportamenti che meno riflettono la "filosofia del bon ton" in situazioni estremamente moderne come ad esempio una frequentazione, sia assidua che sporadica (ad esempio legata anche solo ad una breve remise en forme pre-matrimonio), della famigerata palestra.
Luogo di espressione diversissima della propria condotta: dalla quella più riverente e rispettosa alla più sfacciata ed insolente. Poche semplici norme per un quieto vivere civile basterebbero a sollevare la stragrande maggioranza degli habituè di sale pesi e classi fitness dall'onnipresente tarlo di latente malsopportazione.
Innanzi tutto sarebbe carino avere una certa considerazione per le zone comuni, facendone un uso corretto e lasciandole come le si vorrebbe trovare. Quindi: niente scarpe sulle panche, dove è facile appoggiarsi in désabilles evitando nel contempo una generale diaspora dei nostri effetti personali, appoggiati anche non proprio vicino al nostro armadietto.
Rispettare il pudore, il proprio e quello altrui, è sacrosanto, leggesi: non occupare lo spogliatoio chiuso per settantadue ore indugiando in massaggi e lavacri di vario genere, ma lasciar spazio anche agli altri.
Utilizzare sempre un asciugamano pulito per proteggere noi stessi e le superfici ove ci si appoggia durante gli allenamenti, siano queste sedili di machine super moderne o semplici materassini per ginnastica e yoga. A nessuno è gradito l'effluvio (fosse anche profumatissimo) del predecessore.
Altro annoso problema è quello della socializzazione: parola assai abusata in tempi di imperanti Social Network virtuali. Attenzione a che le chiacchiere non oltrepassino la soglia adeguata ad un ambiente chiuso e comunitario quale la sala attrezzi o che non eccedano in lungaggini eccessive monopolizzando l'eventuale luogo di conversazione, tipicamente la cyclette...
Ultimo, ma non ultimo, arriviamo all'argomento abbigliamento. Estro e la creatività sono doti irrinunciabili per ogni essere umano ma mantenere un certo contegno in certi frangenti è cosa assai difficile da realizzarsi. Cadere nel ridicolo è facilissimo ed è semplice anche attirarsi gli strali di chi, anche con immani sforzi, non è magari riuscito a raggiungere i vostri pregevoli risultati.
Ricordiamo dunque: abbiniamo i colori ma anche le taglie senza dimenticare di "coordinare" il corpore sano con la mens sana!

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