Termina Orticola anche quest'anno, un evento, così come un luogo (fisico e dell'anima) molto caro ai milanesi e agli amanti del fiore in generale, quest'anno con qualcosa in più. Un ritorno al copricapo femminile, tra il serio e il faceto, arricchito d'ogni genere d'orpello floreale.
Che non sia semplice indossare cappelli, quale che sia il loro genere o la foggia, cosa assai risaputa eppure sarà la voglia di rinnovamento, sarà la crisi imperante che suggerisce un tocco di bon ton in una melanconia diffusa... Insomma, complici i profumi e i colori di una seppur piovosa Primavera le signore di Orticola hanno rallegrato la folla esibendo con grande femminilità uno dei simboli della più deliziosa signorilità, ornato di boccioli e materiale vegetale a volte anche poco usuale.
Un cappello per celare il volto agli sguardi altrui, un cappello per contenere i pensieri nascosti della mente, un cappello per dare un tono a un abito semplice, affezionato al nostro cuore, ma anche per vestire di contegno una certa "povertà tricotica" conferendo quel tocco di mistero che ogni donna, in fondo al cuore, desidera. Un cappello per ogni occasione insomma. Perché quando si inizia non si smette più!
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