Ci risiamo. Eccoci nuovamente vittime di una giornata a rischio "crisi di nervi idrogeologica".
Cominciamo dal principio: innanzi tutto è lunedì di metà maggio, il che già potrebbe minare profondamente la stabilità psicofisica di chi si vedesse già per metà in panciolle sdraiato sul lettino a godersi il tiepido sole primaverile agognando un tuffo in acque cristalline. In secondo luogo sembra che "lassù" qualcheduno abbia bellamente ignorato i dettami del risparmio energetico globale lasciando aperte le cataratte. Non iniziamo bene.
Anche in una giornata così è però possibile identificare quelli che sono i comportamenti capaci di far spuntare le Erinni dai capelli e quelli che invece riescono perfino a strappare un sorriso, per quanto a labbra serrate.
Voglio essere positiva (e propositiva) quindi inizierò con dai Sì:
1) Sì a chi sposta l'ombrello. Adoro le persone che gentilmente scostano l'ombrello quando le si incrocia in un marciapiede che sembra pensato più per i nani di Biancaneve che per persone normali. Qualche grado a destra, qualche virata a sinistra e il gioco è fatto! Anzi, nel tentativo di risultare cortesi con chi si avventura nella città quasi sommersa, si rischia perfino di imbattersi in qualche visetto a cui valga la pena di offrire un caffè (o di farselo offrire).
2) Sì alle auto che rallentano. Ringrazierò sempre infinitamente chi, dotato di quattro ruote e bene al calduccio dentro la propria autovettura, rallenta gentilmente all'appropinquarsi di noi poveri pedoni addossati al muro per evitare le inondazioni da sgommata cittadina.
Amo alla follia le divise da pioggia: quelle dei vigili urbani, avvolti in mantelle lunghe e misteriose, a volte dotate pesino di copricapo affascinanti; quelle dei postini tanto vivaci e catarifrangenti da riuscire ad illuminare perfino il grigiore di queste giornate che sembrano aver dimenticato la luminosità che si cela oltre la fitta coltre di nubi; e infine quelle delle ragazzine che, divertite dalle cascate create da tetti disastrati e ponteggi improvvisati, giocano all'aperto sfoggiando ombrellini stravaganti, stivali di gomma dai mille colori e impermeabilini da far invidia a Laura Ashley, mixando fiori e righe, quadretti e pois in un tripudio di tinte dai toni brillanti e glamour.
Eccoci invece ai No: categorici, perentori, inflessibili:
Photo by Dolcedgiorno |
2) No a chi, seppur dotato di parapioggia, si spalma ai muri camminandovi rasente perdipiù non spostandosi di mezzo millimetro anche quando dovesse incontrare qualche personaggio che, bagnato come un pulcino, tenta di evitare la disfatta finale tentando di guadagnare il ritorno con mezzi di fortuna.
3) No al furto dell'ombrello in giornate di pioggia battente. Capita, spesso, soprattutto quando si ha al seguito almeno due figli, il computer, la borsa della spesa e il giornale. Semplicemente un crimine che grida vendetta, sorda e molto bon ton, ma pur sempre vendetta.
Sorridiamo, piove anche oggi!
1 commento:
Mi trovo assolutamente d'accordo con tutto!!! A me capita spesso di dimenticare l'ombrello da qualche parte e puntualmente mio faccio fregare acquistandone uno al volo di quelli "supereconomici" che al primo soffio di vento si disintegra! Abbiate pietà e fateli un po' più robusti!!!
Sorridete anche con la pioggia:)
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