EXCURSUS CREATIVO E PUNZECCHIATINE SU BON TON E NUOVO GALATEO DEL NOSTRO TEMPO
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martedì 28 dicembre 2010
Sms delle feste: suvvia, un po' di bon ton!
lunedì 20 dicembre 2010
Sposa d’inverno? Ritorno allo stile bon ton
Per la sposa d’inverno ritroviamo, quest’anno più che mai, una netta ed imperante ricomparsa dello stile bon ton, fatto di linee sobrie e pulite che ammiccano ad un’eleganza semplice ma impeccabile, con numerosi rimandi ad una moda fatta di garbo e raffinatezza.
Ma quali sono i dettagli stilistici per ottemperare ai dettami di una “moda aggraziata” per la sposa della stagione più fredda? Ma certo: rivisitazione del passato in chiave moderna, con un tocco di originalità.
Il piumino, un capo divenuto nel tempo la migliore sostituzione “eco” del più datato pellicciotto, quest’anno è riproposto da moltissimi stilisti in meravigliose versioni bon ton. Per fashion addicted!
Il bon ton del matrimonio vuole la sposa con le spalle coperte durante la cerimonia religiosa. Il gelo pungente del mese decembrino suggerisce alle fanciulle l’uso di morbidi anelli coprispalle di cachemire sapientemente lavorato, associato eventualmente anche a maniche sfilabili del medesimo tessuto.
Un tocco di rosso ed è subito festa! Per strizzare l’occhio al Natale basterà anche solo un piccolo dettaglio rosso, un particolare applicato all’abito o inserito nel bouquet o nell’acconciatura, per rendere ancor più attuale l’atmosfera onirica e romantica del matrimonio a Natale.
Torna di moda la cappa! Imprescindibile per un look sofisticato ma assolutamente attuale. Il famoso capo di abbigliamento, tanto caro alle signore del secolo scorso, è il vero must dell’inverno 2010. Indispensabili insieme a questo soprabito guanti lunghissimi a coprire l’avambraccio.
Lo stivaletto in stile vittoriano dal sapore nostalgico sarà un perfetto accessorio per il completamento dell’outfit da “signorina per bene”. Comodi ed eleganti, di pelle o tessuto saranno i migliori compagni anche per gli infiniti balli del dopo torta.
Sempre in osservanza alle più semplici regole di bon ton ricordiamo infine che non sarebbe corretto pronunciare “salute” all’indirizzo di chi ci starnutisce di fronte. Meglio dunque far finta di nulla e, se questi fosse la sposa, perché non far preparare un fazzolettino delicatamente ricamato, da donare alla fanciulla come ulteriore affettuosissimo dono? E per le più scaramantiche ricordiamo di “pagare” il fazzoletto con una monetina, anche di pochi centesimi!
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martedì 7 dicembre 2010
Matrimonio a Natale!
I matrimoni invernali possiedono senza dubbio un’atmosfera magica, estremamente romantica e calda che rimanda alle antiche tradizioni legate al Natale e alla ricerca di buoni auspici per il nuovo anno. Ecco qualche pillola per vivere al meglio le nozze legate a questo suggestivo periodo dell’anno.
Galoche… che delizia - Le conosciutissime calzature di gomma possono rivelarsi, nell’ambito di un matrimonio invernale, un dettaglio estremamente utile per la sposa che, dovendo affrontare le probabili intemperie legate al periodo, potrà utilizzarle come particolare assolutamente grazioso e divertente, adatto anche per foto inusuali. Bianche o rosso fuoco, adornate di graziose scritte colorate inerenti all’amore o multicolor, le galoche, ormai sdoganate dal loro classico ruolo di stivale da lavoro, diventano un dettaglio super glamour da portare con ironia per ricordare che infondo “sposa bagnata: sposa fortunata”!
Vischio tirabaci - Nell’ambito di un matrimonio natalizio non potrà certo mancare qualche rametto di vischio sparso qua e là per suggerire a sposi ed ospiti di richiamare la buona fortuna. Questa rinomata pianta ha, in realtà, origini molto lontane. Nell'antichità i druidi usavano il vischio per ottenere infusi e pozioni medicamentose. Due sono le leggende principali legate a questi rami: la prima ha origini celtiche, legata alla mitologia nordica, al rapporto tra Odino e la moglie Frigg legati nel tentativo di salvare la vita al figlio Balder (cfr. "Miti e leggende di tutti i tempi" – Happy Books); la seconda, di matrice cristiana viene sottoposta sotto forma di "favola di morale" con la storia di un vecchio ed avaro mercante che, pentendosi del proprie malefatte pianse calde lacrime che diventarono bacche di vischio. Per tutti però ormai il vischio suggerisce semplicemente di abbandonarsi al più bello dei gesti d’amore, il bacio, da scambiarsi rigorosamente sotto i verdi rametti.
Qualcosa di blu? No, di rosso! - Entusiasmante, energizzante e foriero di buona sorte, il colore rosso non potrà certo mancare nell’allestimento di un matrimonio natalizio. Per una volta il colore blu, tanto caro alle amanti della tradizione anglosassone che vorrebbe qualcosa di blu come ornamento dell’abbigliamento della novella sposa, potrà essere prontamente sostituito con un dettaglio del colore che da sempre è simbolo di buona fortuna. E se non andrà a far parte della mise della fanciulla di bianco vestita sarà comunque un colore molto apprezzato per i festosi decori con i quali è possibile sbizzarrirsi in questo periodo dell’anno. Che siano piccoli nastri di seta o velluto ad abbellire tovaglioli o menu, bacche di agrifoglio o semplici decorazioni dell’albero, il rosso la farà da padrone!
Stretti stretti sotto l’ombrello - Ricordiamo che siamo ormai in Inverno, non è quindi inusuale che il tempo atmosferico minacci pioggia o neve proprio nel giorno del nostro sospirato matrimonio. La sposa di Natale dovrà dunque pensare a dotare gli ospiti di un bell’ombrello per ripararsi stretti stretti sotto l’utile cupoletta colorata che, oltre a svolgere la sua precipua funzione riparatrice potrebbe rivelarsi occasione di nuovi, inaspettati incontri per le amiche in cerca di cavaliere…Non si sa mai! Sia che la scelta ricada su colori simili o contrastanti, oltre a riparare capo e spallucce, l’ombrello potrà diventare un’incantevole scenografia di luci e colori all’uscita della cerimonia, un delizioso sfondo per foto davvero speciali. E se quel giorno fossimo invece salutati a sorpresa da un bellissimo cielo azzurro? E’ ovvio, lo si utilizzerà come superbo parasole!
Viva il camino! - Il caminetto è quanto di più vicino all’iconografia classica di un evento caldo ed avvolgente. Oltre a diffondere incantevoli e suggestivi profumi liberando nell’aria le deliziose fragranze decembrine dalle note ricche di muschio, resina e aghi di pino, il camino rimanda la mente a ricordi sopiti, dolci e meravigliosi. L’ipnotizzante scoppiettare del ceppo potrebbe suggerirci di utilizzare alcune fette d’arancia lasciate ad essiccare vicino alle braci per decorare tavole imbandite e impreziosire anche i dettagli più particolari.
Un profumato tableau - Per organizzare il piazzamento degli ospiti nei vari tavoli potremmo optare per una scelta “verde” ed utilizzare pini ed abeti di facile reperimento durante questo periodo. Le opzioni sono molteplici: dalla realizzazione di un semplice cartellino di forma circolare (a ricordare la sfera natalizia) con il nome degli ospiti ed il relativo tavolo da appendere all’abete ben decorato, all’esecuzione di piccole sfere in vetro, ornato da linee dorate, da appoggiare sul piatto come prezioso segnaposto. Ed ancora piccoli tralci di larice spruzzati di bianco abbelliti da graziosi cartellini di colore rosso identificativi del posto a sedere per ogni invitato. In ogni caso il coro unanime sarà: viva la natura!
Tè e tisane per scaldare il cuore - Perché rinunciare all’inebriante profumo dello zenzero o della cannella mescolato a preziose foglie di tè? Una tazza di questo nettare bollente sarà molto apprezzata soprattutto a fine banchetto, quando gli ospiti si attarderanno in chiacchiere crogiolandosi al tepore della pregiata bevanda fumante. Un tavolo ben allestito con una buona varietà di tè e tisane, piccoli cucchiaini fatti di zucchero cristallizzato e i famosi “biscottini di Natale” contribuiranno ad esaltare l’atmosfera calda e conviviale di una meravigliosa, indimenticabile giornata. Proponete tè bianchi, scuri, fruttati e arricchiti di note alla cannella ed ogni ospite ricorderà il calore di ogni momento.
Attrezziamoci per la neve! - Il meraviglioso manto bianco conferisce ad ogni scenario un’aura incantevole, certamente fiabesca e ricca di suggestioni, ma contribuisce altresì a rendere più difficoltosi gli spostamenti di sposi ed ospiti. Ricordiamo quindi a tutti di non dimenticare le catene da neve e, in mancanza di un wedding planner, forniamo i nostri testimoni di un bel sacco di sale grosso che oltre a essere foriero di buona fortuna potrà evitare il formarsi di fastidiose lastre di ghiaccio, ottime per una gradevole pattinata sul lago sulle note di Tschaikovsky ma molto meno gentili se si tratti di riaccompagnare la suocera stravolta dalle fatiche nuziali…
Leggi l'articolo anche su Matrimonio.itmercoledì 1 dicembre 2010
IL VISCHIO: ANTICO RAMETTO TIRABACI
E’ il momento dei matrimoni invernali, ed allora perché non riprendere alcune delle antiche tradizioni provenienti dai paesi del Nord rivisitate ed ingentilite da quelle presenti anche nostro paese, come ad esempio la leggenda legata alla pianta di vischio.
Questo arbusto era considerato fin dall’antichità di emanazione divina anche per le spiccatissime qualità curative. I druidi, sacerdoti delle antiche popolazioni celtiche particolarmente avvezzi a pratiche incantatorie, la ritenevano una pianta in grado di sconfiggere numerose malattie mediante il suo utilizzo derivato dalla preparazione di infusi per pozioni medicamentose.
Il vischio è considerata la pianta sacra al Solstizio d’Inverno che, cadendo tra il 21 e il 22 dicembre, coincide con il giorno più corto dell'anno e con la notte più lunga, presagendo alla rinascita e alla fortificazione del “dio Sole” che dopo quella data avrebbe sempre più accresciuto la propria potenza.
Si racconta che i druidi fossero soliti tagliare i rami di vischio, pianta parassita, priva di radici a terra, con una lama dorata per raccoglierli immediatamente in un panno di lino, senza che cadessero in terra, pena la perdita dei poteri magici.
La tradizione cristiana ha poi suggerito altre storie di questa celebre pianta suggerendone una miriade di “novelle morali” più o meno lacrimevoli ma la cui sintesi non può che stare altro che nel riconoscere questa pianta foriera di buona fortuna, in ogni campo s’intende, scacciando “spiriti maligni” e pensieri negativi, ma soprattutto in amore, e quindi nel matrimonio, perché si sa: baciarsi sotto il vischio garantisce gioia, serenità ed eterno amore!
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