Rieccoci alla care, vecchie feste comandate. Periodo succulento di dolcetti ed abbracci, di saluti ed auguri.
Nella frenesia del Natale non sempre però siamo in grado di inviare i nostri pensieri affettuosi a tutte le persone che desidereremmo raggiungere. E' proprio a questo punto che scatta, insidioso, l'sms collettivo: pratica orripilante, sgradevole e, per quanto mi consta, alquanto irritante.
A chi non è mai capitato di vedersi recapitare sul cellulare una classica frasetta del tipo "Mille auguri a tutti per un sereno Natale!". A Tutti? Tutti chi?
Ecco cosa penso:
1) Se tu: amico, conoscente, fornitore, passante, marziano... desideri veramente inviarmi degli auguri sinceri, avrai l'accortezza di utilizzare un incipit che si rivolga a me in prima persona, chiamandomi per nome.
2) Si eviti grandemente di far viaggiare a mo' di "spam" frasette e rime giocose già ricevute un milione di volte, avrebbe tanto il sapore di regalo riciclato.
3) Fare un piccolo sforzo per sembrare un minimo originali è auspicabile ma cercando di utilizzare comunque una fraseologia adatta al nostro carattere e al nostro usuale modo di esprimerci. Nulla risulta più cacofonico di un pensiero "forzato".
4) Ultima indispensabile regoletta che adotto da qualche anno a questa parte (con risultati apprezzabili) è quella di NON rispondere ai messaggi collettivi. Spesso ignorare il nostro interlocutore, in questo tipo di conversazioni, porta quest'ultimo a riflettere sul perchè mai voi non abbiate ricambiato i suo i auguri così... sentiti!
Riflettendoci un po' sarà evidente la considerazione di quanto risulti assai più gradito un messaggio, pur veloce e contratto che sia, ma scritto e pensato solo per noi!
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