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martedì 12 aprile 2011

Bon ton del multi-invito al Salone del Mobile

Prende il via a Milano la settimana del Salone del Mobile, un appuntamento irrinunciabile per chi lavora nel settore, o nell'indotto, ma anche per semplici appassionati di design e mondanità. Ed è proprio in questo periodo dell'anno che la città brulica letteralmente di persone che cercano di destreggiarsi abilmente tra un impegno e l'altro (assolutamente impensabile poter vedere tutto) ma soprattutto tra i numerosissimi inviti del così detto "fuorisalone".
Durante il periodo della Design Week capita infatti che la nostra presenza sia richiesta ad un numero di eventi superiore alla soglia di tolleranza di chiunque. 
Quindi come agire? Innanzi tutto dovremo porci inevitabilmente la scelta sulle occasioni che, sia dal punto di vista professionale, sociale o emozionale, ci interessano maggiormente e, dato che l'ubiquità non è dono da mortali, sguinzaglaire amici e colleghi in luoghi differenti dal nostro per ricevere notizie in tempo reale sugli accadimenti del momento, potrebbe senz'altro essere un buon modo per non "perdersi nulla".
Eppure dire di no ad un invito è sempre cosa sgradevole, ecco dunque qualche consiglio per non deludere le aspettative (dei nostri ospiti e le nostre) e sopravvivere a questo tour de force mondano con un comportamento delicatamente bon ton:
- Se possibile presenziare all'evento anche solo per qualche minuto, magari arrivando con un minimo di anticipo sull'inizio ufficiale o facendo capolino verso il finire della manifestazione
-  Cercare attivamente il padrone di casa che ci ha gentilmente invitati per ringraziarlo della gentilezza avuta nei nostri confronti
- Usare la cortesia di organizzare una conversazione di senso compiuto con chi ospita l'evento senza volgere gli occhi a personaggi più o meno "vip" che eventualmente dovessero sopraggiungere
- All'opposto, non monopolizzare l'attenzione del nostro anfitrione raccontandogli le ultime imprese, professionali o personali, ma lasciare che questi si possa occupare anche di altri invitati
- La distribuzione urbi et orbi di biglietti da visita non è mai cosa troppo gradita. Meglio allora riservarli ai momenti in cui ci vengano richiesti o quando la conversazione lo suggerisca in modo naturale.
- Se capitasse di chiacchierare con un ospite già conosciuto ma che, con tutta evidenza, non ricorda il nostro nome o fatica ad "inquadrarci", lo aiuteremo a ricordarsi chi siamo inserendo con nonchalance il nostro nome nella conversazione. Del modo corretto di fare le presentazioni si è parlato, leggi il post.

Per concludere direi: lasciate ogni speranza voi che vi addentrate al Salone perchè la vostra vita normale non riprenderà che tra una settimana!



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