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mercoledì 11 gennaio 2012

Il bon ton dei saldi o... i saldi del bon ton?

E' giunto anche per quest'anno quel fatidico periodo nel quale la maggior parte di noi si avventura affannato nel mare magnum dei supersconti, a caccia di quelle che appaiono sempre come occasioni superconvenientissime, irrinunciabili, irripetibili! 
Sarà poi  davvero così?
Inorridisco alquanto quando mi sembra di scorgere da lontano (o da vicino perchè, ahimè, ne faccio parte) quel tumultuoso ticchettio di tacchi di varie fogge ed altezze, precipitarsi all'arraffo inconsulto di ogni genere di cencio dall'indispensabilità più o meno reale. Spinte e occhiate in tralice sono  il minimo sindacale, sempre che non si finisca belle distese sul pavimento grazie ad un allungamento (assolutamente involontario per carità) della signorina accanto che, per accaparrarsi l'ultimissimo paio di Jimmy Choo proprio di un solo numero inferiore a quello che bamerebbero i suoi (suoi!) piedini da principessa, passerebbe sopra a chicchessia, con buona pace delle buone maniere.
La corsa al saldo è sempre stata una pratica interessante, soprattutto dal punto di vista antropologico. In certi casi la riflessione sul proprio comportamento sembra venir totalmente meno. Del resto si sà, lo shopping compulsivo è qualcosa da cui difficilmente si riesce a sottrarsi, Sophie Kinsella docet!
Terrei presente solo qualche monito, suggeritomi tempi or sono da una persona di grande saggezza:
1) Fissare un budget di spesa massimo e rispettarlo, qualsiasi cosa accada!
2)Va bene l'acquisto d'impulso ma che sia uno, capriccioso e frivolissimo. Dopo di che basta.
3) Ogni capo successivo che si compera dovrebbe essere adatto a noi, ovvero della taglia giusta e mai troppo modaiolo, soprattutto se la spesa non è delle più parche. In questo modo saremo certi di poterlo riutilizzare anche in futuro senza paura di apparire un po' troppo demodè.
4) Sarebbe cosa furba controllare la bontà effettiva dello sconto praticato, le fregaturine (grandi e piccole) sono sempre in agguato.
5) Attenzione a mantenere comunque un certo aplomb anche nella ricerca agguerrita dell'affare dell'anno. Un maglioncino firmato si può riacquistare senza troppi problemi, dignità e compostezza un po' meno...


Buon shopping!

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